Etero, gay, lesbiche, trans, ma anche matrimoni, unioni civili. La società spesso si divide anche aspramente su questi temi controversi e, talvolta, il punto di approdo sembra arduo da raggiungere. E mentre nel mondo degli “umani” si discute, in quello animale le cose sembrano essere nettamente più facili, più spontanee, più naturali. Basti pensare che allo zoo di Madrid due pinguini maschi di nome Inca e Rayas sono diventati papà. A renderli genitori sono stati i responsabili del parco che hanno fatto trovare nel nido dei due animali un piccolo uovo. Subito i due si sono dedicati con amore e cura al nuovo arrivo. Inca, infatti, che nella coppia è il pinguino maschio dall’atteggiamento femminile, cova l’uovo e non si sposta per nessun motivo. Rayas, invece, tiene costantemente d’occhio il nido.
I due animali hanno iniziato a corteggiarsi in inverno . “Si amano e si corteggiano l’un l’altro come fossero maschio e femmina – ha spiegato la custode degli uccelli al portale spagnolo Abc – perciò volevamo dare loro un qualcosa per il quale potessero stare insieme e per questo gli abbiamo dato un uovo, per evitare che si deprimessero”. Una vera e propria adozione, insomma. “Quando abbiamo dato loro l’uovo erano molto sorpresi, nervosi, non sapevano cosa fare. Ma si sono subito messi all’opera per accudirlo”, ha affermato la responsabile dei due pinguini. In realtà non si può veramente parlare di quella che nel mondo “umano” si definirebbe “una coppia gay”, bensì di una coppia di grandi amici.
Tra gli uccelli acquatici il fenomeno delle coppie formate da due maschi è alquanto comune perché il pinguino di sesso maschile manifesta un istinto materno molto sviluppato. Allo stato selvatico, infatti, sono sempre loro a covare l’uovo per i circa 35 giorni necessari per giungere alla schiusa. Le femmine, invece, si occupano di procacciare il cibo.
Anche allo zoo di Central Park, a Manhattan, due pinguini di nome Roy e Silo manifestano quello che si potrebbe definire un “comportamento estatico”: se ne stanno appoggiati l’uno sulla spalla dell’altro, si lanciano richiami e hanno rapporti. Entrambi, di fronte a una femmina, si sono sempre tirati indietro. Il loro custode ha raccontato che i due, una volta, quasi disperati di non poter covare un uovo, hanno messo nel nido un sasso e vi si sono seduti sopra, tenendolo al calduccio nelle pieghe dell’addome. Allora il responsabile ha deciso di sostituito il sasso con un uovo fecondato, che doveva essere covato, e tutto si è svolto alla perfezione: Roy e Silo si sono avvicendati a covare l’uovo per ben 34 giorni fino a quando è nata Tango, un piccolo pulcino di pinguina. Nei due mesi successivi Roy e Silo l’hanno accudita, tenendola al caldo, nutrendola con il becco fino a quando la piccola non ha conquistato l’indipendenza.
Questa storia di amore omosessuale è stata anche narrata in un libro per bambini dal titolo “E con Tango siamo in tre” per far conoscere la storia di questa “famiglia” animale non tradizionale.
Prima di Roy e Silo, nello zoo di Central Park, era stata la volta di Georgey e Mickey, due pinguine Gentoo femmina, che avevano cercato di covare insieme lo stesso uovo. Medesima storia per i consimili tedeschi di Bremerhaven e i due pinguini gay dello zoo cinese di Harbin che avevano fatto notizia per la loro relazione definita dai più come “poco ortodossa”.
La nota dolente ha riguardato, invece, i canadesi Pedro e Buddy dello zoo di Toronto: i due pinguini africani maschi sono stati separati perché dedicavano poche attenzioni alle femmine, rischiando di far passare la stagione degli amori senza accoppiamenti. I due animali, infatti, erano stati trasferiti a Toronto dal Pittsburgh National Aviary proprio per permettere loro di accoppiarsi, ma le speranze che i due procreassero erano sfumate quando Pedro e Buddy avevano cominciato a trascorrere sempre più tempo insieme snobbando le femmine dello zoo. Per questo si è deciso di separarli: per favorire la loro socializzazione con l’altro sesso e salvare la specie.
Tirando i conti, se si dovesse avanzare una riflessione sugli orientamenti sessuali in natura, proprio a partire dal mondo animale, si potrebbe senza indugi arrivare alla facile conclusione che l’innamoramento e l’istinto sessuale non trovano solo reciprocità tra sessi opposti ma anche tra sessi uguali. Il che consente un’ovvia e “naturale” deduzione anche nei rapporti tra gli esseri umani.
(Fonti: corriere.it – liberoquotidiano.it – ilrestodelcarlino.it – repubblica.it – New York Times)
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