RIO DELLE AMAZZONI, I MATSES PARLANO LA LINGUA PIU’ STRANA AL MONDO

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Sono circa 2.200 gli indigeni Matsés (chiamati “Mayoruna” in Brasile) stanziati lungo le rive di un affluente del Rio delle Amazzoni, il fiume Yaquerana, che segna il confine internazionale tra Brasile e Perù. Vivono nella foresta tropicale e per loro mentire è difficilissimo. Sì perché la lingua parlata da questi individui dallo stile di vita quasi ancestrale è considerata una delle lingue più strane al mondo.

Tra i sostenitori di questa tesi c’è Guy Deutscher, un linguista israeliano, docente presso l’università di Manchester. Nel suo saggio “La lingua colora il mondo”, Deutscher afferma che la lingua (intesa come cultura) influenzi il modo di vedere il mondo almeno tanto quanto il mondo influenza il modo di usare la lingua.

Ecco, quindi, l’esempio dei Matsés, obbligati a coniugare i verbi in relazione al modo in cui sono venuti a conoscenza dei fatti (un’esperienza diretta, una congettura o un’inferenza empirica) e a quando questo è successo, cioè se nel passato recente o in uno remoto. Difficile, perciò, inventare bugie senza fatti realmente avvenuti. Per capire meglio: se si chiedesse a un Matsés quanti sono i suoi figli, la sua risposta potrebbe essere “Ce n’erano due”, per esperienza diretta nel recente passato. O traducendo in maniera più libera: “Ce n’erano due l’ultima volta che ho controllato”.

Questo è un caso eclatante di quanto davvero il modo di percepire di un popolo può influire sulla sua lingua e viceversa.

(Fonti: Giulio Passerini, panorama.it /Christopher Pillitz, survival.it)