MESSICO: DALLE ACQUE DI UNA DIGA EMERGE UNA CHIESA DI 400 ANNI FA

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Quando dalle acque di un lago artificiale emerge, quasi come per magia, una chiesa di 4oo anni fa lo stupore e la meraviglia non si fanno attendere. Succede in Messico, esattamente in Chiapas, vicino alla città di Nueva Quechula. Proprio qui, dalle acque del fiume Grijalva, è emerso lo scheletro architettonico di una chiesa risalente alla metà del XVI secolo.

Dopo l’epidemia di peste che imperversò nel territorio intorno al 1775, la chiesa, conosciuta come il Tempio di Quechula o di Santiago, non fu più frequentata. Nel 1966 costruirono la diga di Nezahualcoyotl che, da allora, sommerse l’edificio con 30 metri di acqua.

Accade, però, che in periodi di siccità si riduca drasticamente il livello dell’acqua presente nella diga riportando alla luce il Tempio. Come è accaduto nel 2002, quando alcuni visitatori riuscirono ad entrare e a camminare tra le navate, e nel 2015.

Il Tempio di Santiago pare sia stato edificato da un gruppo di frati predicatori guidati da Bartolomé de Las Casas sulla cosiddetta “Strada dei Re”, progettata dai conquistadores spagnoli e ancora in uso nel XX secolo. All’interno della chiesa è stato ritrovato l’ossario con i resti delle vittime della peste. La sua struttura portante è lunga 61 metri e larga 14, mentre le mura sono alte circa 10 metri.

Il luogo è, di certo, molto suggestivo ed attira visitatori da tutto il mondo. Non è difficile trovare, infatti, sui social scatti di turisti e curiosi attratti dall’unicità di un paesaggio dove il passato non è un ricordo lontano.

(Fonti: www.rainews.it / focus.it / exploringchiapas)