La Straniera

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This article was written on 17 Mar 2014, and is filled under Senza categoria.

INDIA, CHI SONO LE DALIT?

Le dalit sono le donne fuoricasta indiane attualmente considerate cittadine di seconda classe. Il loro contributo alla società è spesso sottovalutato o addirittura non riconosciuto. In tutti gli indicatori sociali, come alfabetizzazione e tasso di disoccupazione, la situazione delle donne dalit è la peggiore. Se si parla delle violenze fisiche questa categoria è la più colpita: fonti ufficiali riportano il numero di 200 donne dalit, di età compresa tra i 6 e i 70 anni, stuprate ogni anno. Molte bambine tra i 6 e gli 8 anni vengono avviate alla prostituzione e quelle che riescono a frequentare la scuola la abbandonano prima dei coetanei maschi, non andando oltre la scuola primaria.
Le donne dalit (appartenenti alla casta degli oppressi, gli “intoccabili”, ovvero coloro che nel sistema castale indiano nascono fuori dalle quattro caste principali) svolgono i lavori più pesanti in agricoltura, nelle costruzioni o nell’industria, occupandosi contemporaneamente delle mansioni domestiche e della cura dei figli. Sono le ultime in famiglia a mangiare e se il cibo non è sufficiente per tutti sono loro a digiunare. In particolare nelle zone urbane le donne dalit sono impiegate soprattutto come spazzine in condizioni igieniche e sanitarie disastrose. In India pulire a mano le strade è vietato da più di dieci anni, ma la legge del 1993 non ha fermato il fenomeno che, oltre all’umiliazione, genera anche seri problemi di carattere sanitario e sociale, in quanto comporta l’ostracismo e l’emarginazione fisica delle dalit e dei loro figli, per i quali diventa difficile accedere a un’educazione di base.
Spesso le autorità politiche non hanno una reale volontà di affrontare il problema della riabilitazione di queste donne e, anche se esistono programmi e fondi stanziati per il loro sviluppo, niente si muove davvero.
La Anveshi Dalit Women’s Trust, fondata nel 1993 da un gruppo di donne dalit, si è posta come obiettivo quello di dare voce ai problemi di queste persone, per integrarle nella società, poiché queste donne ancora oggi non possono partecipare alle funzioni religiose e non possono fare parte di partiti politici. Anveshi vuole spronare le dalit a mettere in discussione la struttura sociale esistente, aiutandole a dimostrare le capacità che possiedono, spesso soffocate dal loro stato di emarginazione nella società. Tutto ciò si realizza attraverso la promozione della cultura di queste donne, utilizzando il folklore come forma di resistenza. Anveshi fornisce centri dove le donne sono in grado di trovare la loro identità e di discutere le problematiche dell’oppressione.

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